12 mesi di gioia, soddisfazioni ma soprattutto tanto lavoro di squadra

Siamo Shpend e Ayoub due giovani di San Michele, abbiamo iniziato il servizio civile insieme e abbiamo così scoperto che siamo pure vicini di casa! Che storie!

Ah! Il servizio civile, 12 mesi di gioia, soddisfazioni, organizzazione, ambiente nuovo, nuove amicizie, ma soprattutto tanto lavoro di squadra.

La nostra esperienza è partita con una festa già organizzata con l’aiuto di Mihiri, la ragazza già in servizio civile. Abbiamo iniziato così il nostro servizio, e abbiamo scoperto che l’oratorio di San Michele ha un sacco di attività.
Ogni venerdì ci siamo presi cura di tanti ragazzi del laboratorio compiti grazie ai volontari, ai ragazzi e giovani siamo riusciti ad aiutare tra i 20 ai 30 bambini ogni settimana.

Il sabato pomeriggio è sempre stato pieno di risate e giochi insieme con i ragazzi delle scuole elementari e allo stesso tempo si tenevano le prove con il Coro Incanto con la maestra Silvia, dove noi giovani in scup aiutavamo nella parte tecnico-musicale.

Abbiamo conosciuto i volontari del Punto d’ascolto che insegnano italiano alle donne e ragazzi stranieri ogni martedì e giovedì mattina. Mentre le mamme erano impegnate a studiare, noi giocavamo insieme ai loro bambini. Nei pomeriggi di martedì e giovedì abbiamo conosciuto i volontari di Rotaliana Solidale, che hanno lo scopo di abbattere lo spreco alimentare e trasformare l’impegno in aiuto per la comunità attraverso gli alimenti forniti da Trentino Solidale. La referente è la mitica Bruna.

Ci sono delle attività che si svolgono solo d’estate e l’estate del 2022 per noi è stata piena di impegni: una settimana di Grest, la collaborazione con la Garibaldina calcio e il loro Camp Sportivo per tre settimane, due settimane di campeggio e il cammino di Santiago. La progettazione di queste attività sono iniziate ben presto, infatti in primavera ci siamo trovati con i referenti e abbiamo iniziato a programmare e progettare, pensando sia all’aspetto educativo ma anche al divertimento dei ragazzi. Abbiamo creato così un gruppo affiatato e se all’inizio sembrava impossibile, la voglia e l’energia che ci abbiamo messo, hanno fatto sì che si trasformassero in bellissime esperienze.

Questo oratorio è un Oratorio, un posto sicuro dove diverse realtà si incontrano. Queste realtà ci hanno aiutato per la nostra crescita personale, professionale ma anche a relazionarci con nuove persone.
Non è stato semplice questo servizio civile e vogliamo suggerire al prossimo ragazzo/a in scup di essere pronto perché c’è tanto da fare ma tanto da imparare.

In questa lettera manca tantissimo di quello che abbiamo fatto, ma non possiamo raccontare tutta la nostra esperienza e tutte le nostre emozioni in una sola lettera, perché servirebbe un libro intero.

Vogliamo ringraziare la presidente dell’Oratorio, Bruna Previati che ci ha seguiti per 365 giorni senza fermarsi mai: dedicare il proprio tempo e così tanta energia può farlo solo l’amore per il posto e per le persone. Questo è il messaggio più grande che ci ha insegnato. Fare con amore. Perché solo così puoi affrontare ogni difficoltà.
Un altro grandissimo ringraziamento ai volontari, le persone che con la voglia di aiutare i bambini, le famiglia e l’intera comunità fanno si che l’oratorio rimanga in vita.

Concludiamo il tutto con una frase che vale per entrambi: “Il progetto di servizio civile mi ha fatto entrare in oratorio ma le persone mi hanno fatto rimanere”. Grazie di cuore.