Cinque per Mille 2023

È stato pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali l’elenco degli enti ammessi al 5 per mille 2023. Il documento contiene gli enti che risultano iscritti entro il termine ordinario del 11 aprile 2023.

Il legale rappresentante dell’ente, entro il 30 aprile 2023, può chiedere la rettifica di eventuali errori di iscrizione. Sarà pubblicato entro il 10 maggio 2023, inoltre, l’elenco degli enti del Terzo settore accreditati al contributo del 5 per mille con le variazioni apportate. Nell’elenco il Ministero indicherà per ciascun nominativo la denominazione, la sede e il codice fiscale.

Si ricorda che sono comunque accreditati in automatico al 5 per mille 2023 anche gli enti che compaiono nell’elenco permanente pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e le Onlus iscritte nel relativo elenco pubblicato dall’Agenzia delle entrate.


Gli enti che sono già ad oggi iscritti al registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) e che sono inclusi nell’elenco permanente degli enti beneficiari (quello del 2023 sarà pubblicato entro il 31 marzo prossimo sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali; qui il link all’elenco 2022) sono considerati accreditati al 5 per mille 2023 senza necessità di alcun ulteriore adempimento, anche qualora nell’elenco degli enti iscritti al registro unico nella colonna “5×1000” compaia la scritta “NO”.

Il consiglio per tali enti è comunque quello di entrare nella piattaforma del Runts, barrare ugualmente il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserire l’Iban, di modo da poter ricevere le somme sul conto corrente.

Gli enti che sono già ad oggi iscritti al Runts, qualora non siano invece già inclusi nell’elenco permanente menzionato in precedenza, se vogliono accreditarsi al 5 per mille 2023 lo fanno direttamente nella piattaforma del Runts, tramite il menu “Cinque per mille”, barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo obbligatoriamente il codice Iban del conto corrente intestato all’ente sul quale poter ricevere il versamento del beneficio. Il termine per effettuare tale accreditamento è quello del prossimo 11 aprile 2023. Potranno comunque partecipare al riparto delle quote del 5 per mille 2023 anche gli enti che non abbiano effettuato tempestivamente l’iscrizione al contributo entro il predetto termine, purché presentino l’istanza di accreditamento entro il 2 ottobre 2023, versando una sanzione pari a 250 euro, tramite modello F24 Elide (codice tributo 8115).

Maggiori informazioni all’articolo del CSV


PROCEDIMENTO ACCREDITO CINQUE PER MILLE – RUNTS

L’istanza per l’accreditamento al 5 per mille 2023da fare entro fine marzo/inizio aprile, dovrà essere richiesta sul portale RUNTS da parte di un membro del consiglio direttivo dell’ente richiedente (NON SI PUO’ FARE TRAMITE DELEGA AL TERRITORIALE).

Per questo vi invitiamo a provvedere autonomamente a inviare l’istanza sul portale.

  1. Entrate sul portale https://servizi.lavoro.gov.it/Public/login?retUrl=https://servizi.lavoro.gov.it/&App=ServiziHome con lo spid della persona che ha la firma digitale (e fa parte del direttivo)
  2. “Richiedi” (icona sulla sinistra) una nuova istanza di cinque per mille e “trova il codice fiscale” della propria associazione
  3. Segnare “soggetto legittimato per aggiornamento deposito” e fare modifica sulla sezione del 5 per mille. Quindi spuntare la casella 5 per mille e inserire l’iban relativo alla propria associazione
  4. Spuntare la casella di dichiarazione, scaricare il modello, firmarlo digitalmente e allegarlo una volta firmato. Poi si potrà inviare l’istanza.

NB: il formato da selezionare per la firma digitale è CADES

Di cosa c’è bisogno per richiedere l’istanza?

  • Spid
  • Firma digitale

ATTENZIONE!

Se nessun membro del consiglio direttivo ha una propria firma digitale, è opportuno che a dotarsi sia il legale rappresentante, così da poter firmare anche su documenti di richieste di contributo o comunicazioni con la pubblica amministrazione. Vi consigliamo la firma digitale proposta da aruba (https://www.pec.it/firma-digitale.aspx) per la funzionalità e semplicità d’uso (valida per 3 anni).

Se il presidente del consiglio direttivo ha intenzione di dimettersi a breve, ci contatti così possiamo capire quale sia la soluzione migliore, per evitare di dotarsi di una firma digitale per pochi mesi.