Formazione in pillole

“Un proverbio africano dice che ‘per educare un bambino serve un intero villaggio’. Ma dobbiamo costruirlo, questo villaggio!”
Papa Francesco, 12 settembre 2019

Patto educativo globale

Educare a servire, educare è servire.
Un atto di coraggio richiesto da Papa Francesco è quello di formare persone disponibili a mettersi al servizio della comunità. Una tale indicazione, in verità, getta la giusta luce su un elemento davvero decisivo di ogni gesto educativo: nessun educatore riesce pienamente nella propria azione educativa se non si impegna a formare e a plasmare, in coloro che sono affidati alle sue cure, una piena e reale disponibilità al servizio degli altri, di tutti gli altri, di tutta la comunità umana, a partire da coloro che più presentano una situazione di fatica e di sfida.

Il vero servizio dell’educazione è l’educazione al servizio.

Lasciamo, infine, un’ultima parola di riflessione ad Hannah Arendt, la quale ha saputo in modo efficace e sintetico indicare quel che c’è veramente in gioco in ogni gesto educativo. Queste le sue illuminanti parole: «L’educazione è il momento che decide se noi amiamo abbastanza il mondo da assumercene la responsabilità e salvarlo così dalla rovina, che è inevitabile senza il rinnovamento, senza l’arrivo di esseri nuovi, di giovani. Nell’educazione si decide anche se noi amiamo tanto i nostri figli da non estrometterli dal nostro mondo lasciandoli in balia di se stessi, tanto da non strappargli di mano la loro occasione d’intraprendere qualcosa di nuovo, qualcosa d’imprevedibile per noi; e prepararli invece al compito di rinnovare un mondo che sarà comune a tutti» (Tra passato e futuro, Garzanti, Torino 1999 [orig. 1961], 255).

La proposta prevede che ogni zona possa organizzare la propria giornata/pomeriggio/ con i propri animatori. Questo un piccolo sussidio da cui prendere spunto.