Linee guida per i servizi estivi – alcuni approfondimenti

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La Provincia ha ripubblicato le Linee guida per la gestione in sicurezza dei servizi conciliativi ed estivi 2020 per bambini e adolescenti… In altre parole, le Linee guida alle quali anche noi, come parrocchie, oratori, associazioni, siamo chiamati ad attenerci per organizzare le attività estive strutturate e a favore dei minori.

Come sappiamo il “rischio zero” non esiste, dobbiamo quindi governare e ridurre al minimo il rischio.

Sono necessarie scelte equilibrate che minimizzino: da una parte il rischio infettivo, dall’altra riducano e prevengano i danni derivanti dalla prolungata mancanza di apporti educativi e di tempi adeguati di socializzazione. Ci è richiesto un sapiente bilanciamento tra diritto alla tutela della salute di tutti e diritto al gioco, socializzazione, educazione dei bambini e dei ragazzi.

“Ognuno protegge tutti, sempre, ovunque e comunque”

Data la situazione, quest’anno, è impossibile fare quello che si è sempre fatto: cogliamo quindi l’occasione per proporre attività diverse, creative, fantasiose, uscendo dalla logica del “si è sempre fatto così”.

Riprendiamo qui alcuni punti delle Linee guida e le risposte ad alcune domande che ci vengono poste frequentemente. Per la progettazione e un’informazione completa rimandiamo comunque ad una lettura attenta del documento integrale.


Comunicazione alle famiglie e corresponsabilità

L’ente è tenuto a dare adeguata comunicazione a tutti i genitori che fruiscono del servizio sulle misure di prevenzione e protezione adottate dalla struttura nel rispetto delle linee guida provinciali, coinvolgendo attivamente anche i bambini e gli adolescenti.

È necessario prevedere momenti e materiali informativi sulle misure adottate, sulle regole, indicazioni e modalità di accesso e comportamento previste.

Va sottolineata l’importanza di agire coerentemente anche in famiglia, in un’ottica di responsabilità condivisa e di protezione per tutti.

Suggeriamo di incontrare le famiglie per spiegare i comportamenti corretti da tenere e condividere il “patto di corresponsabilità”. È un’occasione preziosa per costruire un rapporto con le famiglie e camminare insieme in questi mesi. Può essere un primo passo anche in vista delle attività autunnali.


Criteri di iscrizione

L’accesso alle attività estive potrà realizzarsi da parte di tutti i bambini e ragazzi nella fascia 3 mesi -17 anni mediante apposita iscrizione. In via generale l’ente deve prevedere dei criteri di priorità nell’accesso ai servizi: i criteri saranno scelti dall’ente stesso in base alle proprie priorità (possono essere gli stessi utilizzati negli anni precedenti).


Il gruppo

Nell’ordinarietà dell’organizzazione va garantita, il più possibile, la stabilità e la continuità del gruppo, mantenendo la relazione tra ogni bambino/ragazzo e gli stessi operatori per l’intera durata di frequentazione, evitando che nei turni settimanali gli stessi operatori lavorino con più gruppi.

Le attività si svolgono in piccoli gruppi che rispettano questo parametro numerico:

  • 7 bambini + 1 o 2 operatori maggiorenni per la fascia d’età 6-11 anni;
  • 10 ragazzi + 1 o 2 operatori maggiorenni per la fascia d’età 11-17 anni;
  • i ragazzi di 11 anni possono essere compresi in entrambi i gruppi, privilegiando per attività e interessi il gruppo dagli 11 ai 17 anni;
  • non si possono mescolare bambini delle due fasce di età;
  • è consentita la presenza di 1 volontario di età superiore ai 16 anni in sostituzione del secondo operatore maggiorenne;
  • nei gruppi non possono essere inseriti volontari che abbiano meno di 16 anni;
  • nei gruppi non possono essere inseriti volontari accompagnati dai propri figli piccoli, eventualmente si dovrà creare un gruppo di bambini dai 3 ai 6 anni;
  • se un operatore un giorno è assente, deve essere sostituito da un altro operatore libero da impegni che, finita la sostituzione, non potrà entrare per tutto il turno in nessun altro gruppo;
  • i ragazzi di 12/13 anni non possono essere considerati animatori, si potranno pensare per loro attività a piccoli gruppi (max 10 ragazzi con 2 operatori);
  • per i ragazzi di 14/15 anni ci sono tre possibilità:
    • essere un gruppo (max 10 ragazzi con 2 operatori) che propone attività a distanza per altri gruppi;
    • essere un gruppo che svolge un’attività pensata per il gruppo stesso (attività di servizio, passeggiate…..);
    • essere un gruppo che si ritrova in oratorio per degli incontri formativi.

Gli spazi

Ogni spazio utilizzato (all’esterno e al chiuso) deve essere circoscritto e ad uso esclusivo del gruppo per la durata dello svolgimento dell’attività di quel giorno: è quindi opportuno verificare di quali spazi si può disporre.

È possibile chiedere in concessione spazi di terzi, purché ad uso esclusivo per il tempo utilizzato per lo svolgimento del servizio.

Sono da privilegiare attività in spazi all’aperto. Negli spazi all’aperto si può considerare 1 bambino ogni 4 metri quadrati. Ci possono essere più gruppi purché distanti almeno 2 metri l’uno dall’altro.

Gli spazi chiusi sono normati da apposite regole (metratura per ragazzo, sanificazione giornaliera, pulizia accurata delle superfici, …).

Ogni attività deve assicurare il distanziamento di almeno 1 metro e sono da evitare gli assembramenti: nel pensare ai giochi, bisogna tenerne conto!

Non è possibile condividere oggetti personali; i giochi e i materiali utilizzati da un gruppo devono esser lavati e igienizzati prima di essere utilizzati da altri.


Norme igieniche

É necessario rispettare alcune norme igieniche: lavaggio mani, utilizzo della mascherina, pulizia degli ambienti e degli oggetti di uso frequente, …


Servizi igienici

È necessario prevedere un uso esclusivo da parte dell’ente durante il tempo delle attività estive. Ove possibile, i servizi vanno riservati ai singoli gruppi, evitare comunque compresenza di bambini di gruppi diversi e garantire il distanziamento. Disinfettare almeno una volta al giorno e comunque prima e dopo le attività e ad ogni cambio di gruppo.

Ove possibile garantire un servizio igienico ad uso esclusivo per gli adulti.


Accoglienza

L’accoglienza e la riconsegna dei bambini devono avvenire senza causare assembramenti; all’accoglienza è prevista una procedura di triage per accertare che chi entra non presenti sintomi o non sia stato a contatto con persone infette.


Formazione

Tutti gli operatori, anche i volontari, devono essere adeguatamente formati in ambito Covid 19; la Provincia provvede ad organizzare la formazione e a documentare la partecipazione con un attestato. La formazione avviene online. Tutti gli operatori maggiorenni sono tenuti a partecipare alla formazione sui temi della prevenzione da Covid-19 e sull’adeguata applicazione delle linee guida, nonché sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, delle misure di igiene e prevenzione e sulle informazioni da dare ai genitori che afferiscono al servizio.

Non è obbligatorio, ma consigliato un referente Covid19, che deve svolgere un apposito corso. Maggiori informazioni a questo link.


Progetto

Ogni progetto deve essere presentato presso il Comune dove si svolge l’attività; chi organizza l’attività (nelle Linee Ente gestore = chi organizza il progetto) stila il progetto sulla base della modulistica presente sul sito della Provincia e lo presenta al Comune insieme alla segnalazione di inizio attività. Il Comune ha 15 giorni per approvare l’attività, correggere anomalie, sospendere l’attività se non rispondente alla normativa. Sono possibili visite di sopralluogo per verificare il rispetto degli standard e la conformità della struttura/area dove si svolge l’attività.


Uso dei dispositivi: Tutti gli operatori e tutti i bambini di età superiore ai 6 anni sono tenuti ad indossare mascherine in modo appropriato, sostituendole nel caso si deteriorino, nei luoghi chiusi e comunque in tutte le occasioni, anche all’aperto, in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro.

L’ente deve garantire la dotazione quotidiana necessaria di tutti i dispositivi di protezione, comprese mascherine di riserva, nel caso si deteriorassero o andassero perdute.


Pasti

Si prevede il consumo dei pasti nel rispetto delle norme di distanziamento ed evitando contatti tra gruppi diversi, mantenendo sempre il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

Nel caso di strutture che prevedano l’uso della cucina (compreso uso stoviglie e posate) è da prevedere l’aggiornamento del Piano di autocontrollo HACCP per il servizio di preparazione ed erogazione dei pasti nel rispetto delle indicazioni del “Protocollo di sicurezza sul lavoro per le attività di ristorazione” ver. 1 del 8 maggio e dal “Protocollo di sicurezza sul lavoro per attività di accoglienza e strutture ricettive” rev. 4 – 10 giugno 2020.


Gestione dei casi sospetti

Nel caso di temperatura superiore ai 37,5 ° C e/o sintomi influenzali manifestatesi nel corso delle attività si devono seguire le indicazioni di cui al punto 2.5.3 delle linee guida. Sarà il Servizio igiene che darà indicazioni all’ente sull’applicazione delle misure di quarantena ed isolamento fiduciario.


Cartelli informativi

Rimandiamo alla lettura di questo articolo.


Esperti esterni

Nel caso di collaborazioni con realtà esterne, esperti esterni, ospiti che per alcune ore vengono a fare delle formazioni, questi non devono entrare in contatto con i gruppi mantenendo quindi un distanziamento notevole.


Domanda sul contributo Pat

Rimandiamo alla lettura di questo articolo.


Pernottamenti a carattere residenziale

Sono ammesse attività con pernottamento, nel rigoroso rispetto delle norme al punto 2.4.9 delle linee guida: rispetto del distanziamento di 2 metri tra un gruppo e l’altro di bambini, distanza interpersonale di almeno un metro, spazio pari a 4 metri quadri per minore.

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L’Estate 2020 è un’estate diversa, nella quale è necessario liberarsi dai soliti schemi e tentare di proporre qualcosa di nuovo.

È questo lo sforzo che ci è richiesto: uscire dai soliti schemi, accantonare il “si è sempre fatto così”  e inventarci qualcosa di nuovo a partire da:

  • una verifica degli spazi e delle forze che abbiamo a disposizione, dalla quale dipende il numero di bambini ragazzi che potremmo accogliere;
  • le possibili collaborazioni che possiamo mettere in atto e la sostenibilità di ciò che possiamo proporre;
  • una domanda (e questo è il passaggio principale) sul perché e per chi, da cu si ricava il cosa.

Nessuno ci dice che dobbiamo per forza fare qualcosa. E se dedicassimo del tempo al pensare, senza farci prendere dalla frenesia? Forse riusciremmo mettere a fuoco cosa possiamo fare per questa estate. Cercando di non proporre la “brutta copia” di ciò che abbiamo sempre fatto, ma inventandoci qualcosa di nuovo più corrispondente alla realtà che stiamo attraversando.

Per questo vi rimandiamo alla lettura del “Estate 2020 – L’altra faccia della medaglia”… un foglio che vuole costituire l’occasione per discutere e pensare, per smuovere la creatività che ogni gruppo, ogni oratorio, ogni parrocchia custodisce e che quest’anno può essere messa a frutto!

Come sempre, noi (Associazione NOI Trento e Servizio Pastorale giovanile) ci siamo. Non esitate a contattarci! Camminiamo insieme in questi mesi: tutto ciò che riusciremo a fare e a raccontarci avrà il gusto buono della condivisione. In altre parole, avrà il sapore buono e semplice della Chiesa.