19 Luglio 2017

Sito archeologico Drei Canè (Mezzocorona)

Il sito archeologico di Drei Canè, fu messo in luce alla fine degli anni Ottanta, durante i lavori di edificazione di uno nuovo stabilimento della Cantina di Mezzocorona. I lavori edili, portarono alla luce parte di un’azienda agricola vocata alla viticultura, alla coltivazione di cereali e all’allevamento di ovini e di suini. I resti murari, risultavano divisi in due settori a causa dei lavori moderni, gli ambienti del primo settore sono oggi visibili in situ, purtroppo, le strutture del secondo settore, furono interessate dalla costruzione dell’ala est dello stabilimento vinicolo.

Le ricerche archeologiche, hanno consentito di ricostruire la storia di questo abitato rurale, databile non prima dell’età tardo-repubblicana e il VI secolo d.C., che si snoda attraverso diverse fasi di sviluppo, di espansione, di contrazione e di abbandono.
Le prime tracce della presenza umana nel sito di Drei Cané, si riferiscono a strutture realizzati in pietra e legno, in continuità con i modelli protostorici. Questa prima fase, databile nel I secolo a.C. e il primo quarto del II secolo d.C., in base al rinvenimento di frammenti ceramici e di fibule. Nei primi decenni del II secolo, l’insediamento si riorganizzò, con la costruzione di tre nuovi edifici, sorti attorno ad un cortile e vicino ad una strada d’accesso. Il periodo di maggior sviluppo dell’abitato è tra la piena e tarda età romana (III-V secolo d.C.). Tra la fine del V e l’inizio del VI il sito viene abbandonato; si registrano azioni di spoglio e il reimpiego di questi materiali in un’altra sede abitativa. Alla fine del VI secolo, una violenta alluvione del torrente Noce, causò la distruzione dell’insediamento.